Thomas Jorz (Londra, 1250 o 1260[2] – Grenoble, 13 dicembre 1310) è stato un teologo e cardinale inglese appartenente all'Ordine dei domenicani, noto con il nome di Cardinal Anglicus[1].
Biografia
Sebbene di origini oscure e sconosciute, si è ipotizzato la sua famiglia provenisse dalla contea di Nottingham[3] o da Londra ed avesse origini gallesi[2]. Suo fratello, Robert, fu sceriffo della contea di Nottingham nel 1305; ebbe inoltre altri quattro fratelli, tutti domenicani, due dei quali, Walter e Roland, arcivescovi di Armagh[3].
Entrato nell'Ordine dei predicatori, in Inghilterra, si recò a Parigi, dove studiò ed ebbe come insegnante Tommaso d'Aquino[3]. Laureatosi il 16 dicembre 1291[3], divenne maestro di teologia presso l'Università di Oxford l'anno successivo[1]. Ottenuto il rango di priore di un convento, fu nominato provinciale della contea di Oxford per sette anni (1296-1303)[1].
Il 1º gennaio dell'anno seguente ottenne un salvacondotto per recarsi a Roma per occuparsi di affari concernenti l'ordine domenicano di cui era esponente. Divenuto confessore e consigliere di re Edoardo I d'Inghilterra, ne fu rappresentante nella sua visita a Lione, presso papa Clemente V[1][3].
Il 15 dicembre 1305, durante il concistoro tenuto dal pontefice, Thomas Jorz fu creato cardinale presbitero di Santa Sabina[1]. In qualità di porporato fu presente ai processi postumi di Bonifacio VIII e Pietro di Giovanni Olivi[3].
Trasferitosi insieme a tutta la Curia pontificia ad Avignone, continuò ad essere rappresentante di re Edoardo I presso il pontefice. Il sovrano, il 6 maggio 1307, gli scriveva affinché Robert di Lincoln fosse canonizzato, ottenendo -sempre per pressione britanniche-, che il favorito del re, Walter Reynolds, divenisse arcivescovo di Canterbury[1][3][4]. Thomas Jorz fece anche in modo iniziasse il processo di canonizzazione del francescano inglese Tommaso di Hereford, santificato dieci anni dopo la morte del cardinale[1][3].
Fu dunque nominato legato pontificio presso Enrico VII di Lussemburgo, ma durante il viaggio per raggiungerlo, il 13 dicembre 1310, morì a Grenoble[1]. Il suo corpo fu poi trasferito a Oxford e sepolto sotto il coro della chiesa domenicana[1][3].
Opere
L'individuazione dei suoi scritti è stata spesso difficoltosa, in quanto il cardinale fu numerose volte confuso con altri teologi quali Tommaso di Galles, Tommaso d'Aquino e Tommaso di Sutton, i quali trattavano di argomenti simili a quelli di Jorz[3]. Ad eccezioni di alcuni scritti la cui paternità non è ancora stata individuata, sotto attribuiti al porporato inglese diverse opere[1]:
- Scriosit super quatuor libros Sententiarum
- Postillam in Psalterium
- Sermones per Annum
- De Doctrina Scholarium
- De Conceptione beatæ Virignis
- In Genesun Commentaria
- Super Boëtium Consolatione
- Contra Ioannem Scotum
- De Concordantia librorum S.Thomæ Aquinatis
- Postillas in Proverbia Salomonis
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- In Canticum Canticorum
- In libros S. Augustinis de Civitate Dei
- Quodliberta
- Adueriníns Iconoclastas
- Quæstiones Theologicas
- De Statu Animarum post mortem
- Scripsisie etiam dicitur à Pitsæo librum unum in Isaiam, et alterum in Hieremiam
- Liber de beata visione
- De paupertate Christi
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Note
Bibliografia
- Fryde, E. B., Greenway, D. E., Porter, S. e Roy, I., Handbook of British Chronology, Third revised, Cambridge, Cambridge University Press, 1996, ISBN 0-521-56350-X.
- Roy Martin Haines, Jorz, Thomas (c.1260–1310), in Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, 2004.
- Salvador Miranda, Cardinal Thomas de Jorz, Miami, University Park, 2009.
Collegamenti esterni