La tranvia Bergamo-Albino era una linea tranviaria interurbana, a trazione elettrica, che collegava la città di Bergamo ai centri della bassa Val Seriana, fino ad Albino. Inaugurata nel 1912, fu soppressa a partire dal 1953.
Allo scopo di meglio servire i paesi del fondovalle rispetto alla ferrovia, aperta nel 1884, i comuni della val Seriana promossero la realizzazione di una tranvia lungo la viabilità provinciale[1].
La linea fu inaugurata il 17 dicembre 1912[2], entrando in esercizio il giorno successivo[1]. La tranvia serviva i centri della bassa val Seriana offrendo un servizio in maniera più capillare dell'esistente e parallela linea ferroviaria per Clusone, attivata nel 1884[3].
Fin dal 1913 ebbe alti volumi di traffico, specialmente nel ramo viaggiatori: in quell'anno trasportò 739 024 passeggeri, mentre il reddito chilometrico fu pari a 16 000 lire[4]. Per decenni servì dunque le necessità di traffico della zona, riscontrando un notevole successo di pubblico grazie alla frequenza delle corse, pari a una ogni mezz'ora[2][4] e passando indenne, salvo danni minori, alle due guerre mondiali[1].
Nel 1947 un grave incendio distrusse tuttavia tre delle nove elettromotrici presenti presso il deposito di Desenzano al Serio, rendendo necessario il ricorso ad autoservizi integrativi. Nonostante la successiva ricostruzione di uno di tali rotabili, il clima politico dell'epoca, non favorevole agli investimenti nel trasporto su rotaia, suggerì l'estensione di tale autoservizio portando nel gennaio 1953 all'attestamento della tranvia ad Alzano e, dalla primavera successiva, alla soppressione della stessa[1].
La linea, lunga circa undici chilometri[4], era una tranviainterurbana, l'unica a scartamento metrico fra quelle concesse all'amministrazione provinciale, ed era dedicata esclusivamente al trasporto passeggeri[5]. L'alimentazione delle elettromotrici avveniva alla tensione di 800 Volt in corrente continua[2].
Percorso
Il capolinea di Bergamo
A Bergamo, la stazione di partenza era posta nella zona delle Muraine, alla periferia est della città, dove oggi sorge il PalaNorda[6], di fronte alla vecchia entrata del Parco Suardi[7].
Al termine del sottopasso, il binario riprendeva la provinciale, attraversando i centri di Torre Boldone, Ranica, Alzano e Nembro, giungendo quindi ad Albino, nella cui frazione di Desenzano si trovava il deposito.
Materiale rotabile
Il materiale rotabile della STEI era costituito da nove elettromotrici a due assi e da sette rimorchiate, tutte dipinte in livrea rossa dopo averne inizialmente rivestito una bianco-azzurra[7].
Note
^abcdTramvia Bergamo-Albino, Associazione culturale Carlo Antonio Marino, 13 febbraio 2008. URL consultato nell'agosto 2015.