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Fu il più celebre esponente della nobile famiglia dei Contrari, una delle più potenti di Ferrara sin dal XII secolo, e già col padre Mainardo la sua casata ricevette incarichi di governo dai signori della città, gli Este.
Fu però la sua abilità in ambito militare a farlo apprezzare sia dal marchese Niccolò III d'Este sia dal Papa, che lo nominò maresciallo generale del suo esercito. Il 25 gennaio 1401 Niccolò III, per i suoi servigi, lo ricompensò con la concessione del feudo e della Rocca di Vignola, con le ville e terre del contado.[1] Per lo stesso motivo ebbe in feudo il territorio di Sariano dove venne edificata una cappella poi divenuta parte della chiesa parrocchiale di San Maurelio.[2]
Nel giugno del 1409 gli abitanti di Reggio Emilia, ribellatisi al dominio dei Visconti dopo la morte di Ottobuono de' Terzi, gli affidarono la città e ne assaltarono inutilmente la cittadella, protetta da Antonio da Vallisnera ed altri capitani del Terzi. Solo il 17 luglio la cittadella fu consegnata a Nicolò III.[3]
^Girolamo Tiraboschi "Dizionario topografico storico degli stati Estensi", Modena, 1824
^Bruno Andreolli (a cura di), L'archivio del Torrione: la memoria dispersa dei Pico, Gruppo studi Bassa modenese, 2008, p. 81.
^ Enzo Ghidoni, Un assedio inedito alla Mirandola e alla Concordia (1426), in Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi, s. X, vol. X, 1975, pp. 139-146.
«Commissionata da Uguccione Contrari, nobile ferrarese, signore del castello e delle terre del contado di Vignola dal 1401, fu affrescata attorno al 1425»