Subito dopo la Liberazione dal nazi-fascismo, in Italia riprendono le attività di gioco ufficiali, e la Salernitana, dopo le due stagioni giocate al vecchio campo di Piazza D'Armi, per la Divisione Nazionale 1945-1946 può nuovamente disputare le proprie gare interne allo stadio di via Nizza, che nel frattempo ha mutato nome da "Littorio" a "Comunale".
Viste le difficoltà economiche in cui versano tutte le società di calcio del periodo post bellico, si decide di suddividere il massimo torneo nazionale in due gironi, uno per le squadre settentrionali e l'altro per quelle meridionali. Vengono ammesse all'atipico torneo anche le migliori compagini di Serie B, e tra queste c'è anche la Salernitana che, impreparata dinnanzi al superiore tasso tecnico delle squadre di Serie A, chiude il campionato al nono posto (terz'ultima).
In seguito disputerà anche il torneo misto B-C, ma non si tratta di un torneo ufficiale, e proprio per la scarsa importanza della competizione, una volta vinto il proprio girone e guadagnato l'accesso alla finale vincendo il girone semifinale caratterizzato dal ritiro di squadre come Lazio e Palermo, i salernitani riunciano a giocarvi favorendo la vittoria a tavolino per la Pistoiese. Tali rinunce derivano anche dal fatto che il torneo viene disputato con l'afa della piena estate.
La Salernitana dal 1945 utilizzerà il granata come colore ufficiale. La divisa era formata da una maglietta granata, pantaloncini bianchi e calzettoni granata.[1]
Fonte: Serie A 1945/1946 il sud – Classifiche, su calcio.com. Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
Post Campionato B-C
Girone G
Giornata
1
2
3
4
5
6
Luogo
C
C
T
T
T
C
Risultato
V
V
V
V
V
V
Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.