A differenza della televisione lineare, in cui la programmazione è fissata dai canali televisivi, i servizi di video on demand permettono all'utente di definire il suo palinsesto personale, con l'unica limitazione dettata dalla quantità e qualità dei prodotti audiovisivi presenti nel catalogo del servizio.
Visti i significativi cambiamenti per l'utente nelle possibilità di fruizione del programma televisivo con il video on demand, in riferimento a questo si parla di televisione on demand o TV on demand.
Da un punto di vista tecnologico la differenza più rilevante tra il video on demand e la normale televisione è che nel video on demand il programma televisivo è trasmesso solo se l'utente lo richiede mentre nella normale televisione il programma televisivo è trasmesso anche se l'utente non lo richiede.
Per fornire il video on demand è necessario che la rete per telecomunicazioni con cui lo si fornisce stabilisca una connessione di tipo punto-punto bidirezionale tra il provider televisivo e l'utente, e che il canale di trasmissione sia a banda sufficientemente larga (banda larga) per trasportare un segnale televisivo con qualità accettabile.
Per tali motivi il video on demand è realizzabile più facilmente sulle reti per telecomunicazioni proprie della televisione via cavo e di Internet, e molto più difficilmente sulle reti per telecomunicazioni proprie della televisione satellitare o terrestre, in virtù delle peculiarità di tali reti. Per quanto riguarda in particolare Internet, per soddisfare la necessità di un canale trasmissivo sufficientemente ampio da trasportare un segnale televisivo con qualità accettabile, serve una linea a banda larga in fibra ottica o tecnologia ADSL evoluta (ADSL2, ADSL2+ e VDSL).
Un esempio di tecnologia televisiva in grado di fornire il video on demand è l'IPTV.
Modalità di trasmissione
Le modalità di trasmissione dati all'utente possono essere:
lo streaming: il device dell'utente riceve e decodifica i dati in tempo reale (in base al bitrate occorre una connessione a banda elevata e stabile);
il download streaming: il device dell'utente inizia a decodificare i dati dopo che una parte è stata ricevuta;
il download: il device dell'utente inizia a decodificare i dati dopo che tutti sono stati ricevuti.
Con lo streaming l'utente dopo aver richiesto il programma televisivo può fruirne immediatamente. Con il download streaming l'utente dopo aver richiesto il programma televisivo per fruirne deve attendere di riceverne una parte. Con il download l'utente dopo aver richiesto il programma televisivo per fruirne deve attendere di riceverlo tutto.
Piattaforme streaming
In Italia il video on demand è stato in passato fornito da Infostrada TV (via ADSL), dalla TV di Fastweb (fibra ottica e ADSL), da Alice Home TV (ADSL), da Mediaset Premium sui decoder Premium On Demand con il servizio Premium Play, da Sky sui decoder My Sky con il servizio Sky On Demand (di TIM via ADSL), tutti in tecnologia IPTV. Fino al 2008 anche Tiscali offriva questo servizio nell'ambito dell'offerta Tiscali TV, ma è stato dismesso ad inizio 2009. Anche la Rai ha la sua offerta on demand, accessibile dal sito RaiPlay, sul quale è disponibile anche lo streaming in diretta dei suoi canali. Disponibile dal 19 novembre 2008 anche l'on demand sulla console Xbox 360 e dal 2009 su PlayStation 3 tramite VidZone, da settembre 2010 è possibile acquistare e noleggiare film sul PlayStation Store. Da novembre 2010 è possibile acquistare e noleggiare film sull'iTunes Store.