La XXX legislatura del Regno d'Italia ebbe inizio il 23 marzo 1939 e si concluse il 5 agosto 1943. Fu l'ultima legislatura del Regno. Seguì il periodo denominato transizione costituzionale.
La legislatura, aperta il 23 marzo 1939, fu dichiarata chiusa il 2 agosto 1943, con Regio decreto legge n. 705 entrato in vigore il 5 agosto 1943[2].
«Scioglimento della Camera dei Fasci e delle corporazioni
Visto l’Art. 18 della legge 19 gennaio 1939, n. 129; Ritenuto lo stato di necessità derivato da causa di guerra; Sentito il Consiglio dei Ministri; Sulla proposta del capo del Governo Primo Ministro segretario di Stato;
abbiamo decretato e decretiamo:
La XXX legislatura è chiusa. La Camera dei Fasci e delle corporazioni è sciolta. Sarà provveduto nel termine di quattro mesi dalla cessazione dell’attuale stato di guerra, alla elezione di una nuova Camera dei deputati e alla conseguente convocazione ed inizio della nuova legislatura.
Il presente decreto, che entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Regno, sarà presentato alle assemblee legislative per la conversione in legge.
Il Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato, è autorizzato alla presentazione del relativo disegno di legge.»
(Regio Decreto Legge 2 agosto 1943 n. 705, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n. 180, 5 agosto 1943[2])
Solo il 5 aprile 1945 fu istituita la Consulta nazionale, un'assemblea legislativa provvisoria, non elettiva.
Composizione del governo: DC, PCI, PSIUP, PLI, PdA, PDL, militari, indipendenti
Governo Bonomi II (18 giugno 1944 - 12 dicembre 1944), Presidente del Consiglio dei Ministri, Primo Ministro e Segretario di Stato Ivanoe Bonomi (PDL)
Composizione del governo: DC, PCI, PSIUP, PLI, PdA, PDL
Governo Bonomi III (12 dicembre 1944 - 21 giugno 1945), Presidente del Consiglio dei Ministri, Primo Ministro e Segretario di Stato Ivanoe Bonomi (PDL)