Comune principale dell'Alpe della Luna, che si estende sul versante adriatico, come soltanto cinque altri comuni della Toscana, quali Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Sestino e Sambuca Pistoiese.
Nel suo territorio nascono alcuni dei più importanti fiumi delle Marche e Romagna:
- a nord-ovest della località di Pratieghi vi sono le sorgenti del fiume Marecchia che sfocia presso Rimini;
- a sud-ovest della località di Sant'Andrea si trovano le sorgenti del fiume Foglia che sfocia presso Pesaro;
- a sud della località di Montelabreve sgorga il torrente Auro che, unendosi al torrente Meta presso Borgo Pace (PU), forma il fiume Metauro che sfocia presso Fano.
Il toponimo si riferisce a un'abbaziabenedettina fondata dalla famiglia Tedaldi, nome che deriva a sua volta dal germanico longobardo Teudald. L'abbazia passò poi sotto la diocesi di Città di Castello, che comprendeva parte delle valli del Metauro, del Foglia e del Marecchia.
Feudo concesso da Ottone I al suo vassallo Goffredo di Ildebrando (967). Fu poi dominio dei conti di Montedoglio, tra la fine del sec. XIII e gli inizi del XIV passò a Uguccione e poi al figlio Neri della Faggiuola, vicini ai Visconti e rivali dei fiorentini. Con la battaglia di Anghiari (1440) passò definitivamente a Firenze.
Al plebiscito del 1860 per l'annessione del Granducato di Toscana al Regno di Sardegna i "sì" non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (149 su totale di 628), sintomo dell'opposizione all'annessione.[6]
Simboli
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del Capo del governo del 29 aprile 1930[7]:
«Di rosso alla fascia d’azzurro caricata di due stelle d’oro di sei raggi, accompagnata in punta da tre bisanti dello stesso[8].»
Il gonfalone, concesso con regio decreto del 3 luglio 1930, è un drappo d'azzurro[8][7].
Altre località minori sono quelle di Arsicci, Ca' Giovanicola, Ca' Raffaello, Il Poggio, Monterano, Monterotondo, Ortale, Ponte Presale, Ranco, San Patrignano, Svolta del Podere.
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
^Nidia Danelon Vasoli, Il plebiscito in Toscana nel 1860, Firenze, Olschki, 1968, in cui si fa riferimento anche al casi di Castiglion Fibocchi e Radda in Chianti
^abBadia Tedalda, su Ufficio araldico - Fascicoli comunali, Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 1º dicembre 2022.