Il monastero benedettino di Fulda venne fondato nel 744 da santo Sturmio, discepolo di san Bonifacio, come una delle piazzeforti di Bonifacio per la riorganizzazione della Chiesa di Germania, e una base per i missionari che accompagnavano le armate di Carlo Magno nella loro campagna politica e militare contro la Sassonia.
Il garante iniziale dell'abbazia fu Carlomanno, figlio di Carlo Martello. Il supporto del Maggiordomo di Palazzo di Aquisgrana e successivamente, dei Pipinidi e dei Carolingi, fu importante per il successo di Bonifacio. Fulda ricevette inoltre il supporto di diverse famiglie nobili che gravitavano attorno alla corte carolingia. Sturmio, che ne fu abate dal 747 al 779, era probabilmente imparentato con gli Agilolfingi, duchi di Baviera. Fulda ricevette importanti e costanti donazioni dagli Etichonidi, una nobile famiglia dell'Alsazia, e dai Corradini, predecessori degli imperatori Salici del Sacro Romano Impero. Sotto Sturmio, queste donazioni aiutarono l'abbazia a stabilire altre case a Johannesberg e a Petersberg, presso Fulda.
Dopo il suo martirio da parte delle popolazioni della Frisia, le reliquie di San Bonifacio vennero riportate a Fulda. Per questo fatto, le donazioni al monastero aumentarono notevolmente e Fulda poté costruire altre case religiose, come quella di Hameln. Nel frattempo san Lullo, successore di san Bonifacio come arcivescovo di Magonza, tentò di assorbire l'abbazia entro i confini della sua arcidiocesi, ma senza successo. Per questo egli fondò l'abbazia di Hersfeld, ai confini del territorio di Fulda.
Tra il 790 e l'819 la comunità ricostruì il monastero principale per dare una nuova sede alle reliquie. Il progetto si basava sul modello di una costruzione risalente al IV secolo (precedentemente demolita), l'antica Basilica di San Pietro di Roma, usando parti del transetto e della cripta per accogliere le spoglie di San Bonifacio, considerato l'"Apostolo della Germania". La cripta ed il rimanente dell'originaria abbazia conservano ancora oggi queste reliquie, ma la chiesa venne completamente ricostruita in epoca barocca. Una piccola cappella risalente al IX secolo rimane non lontano dalla chiesa, nel luogo dove più tardi venne fondata un'abbazia femminile.
Dalla sua fondazione, l'Abbazia di Fulda e i suoi territori vennero sottoposti all'autorità imperiale attraverso la fondazione di un principato sovrano soggetto solo all'Imperatore del Sacro Romano Impero.
La diocesi di Fulda fu eretta il 5 ottobre 1752 con la bollaIn Apostolicae dignitatis di papa Benedetto XIV e il principe abate ottenne il titolo tradizionale di principe vescovo. Originariamente la diocesi era immediatamente soggetta alla Santa Sede. I principi-vescovi governarono Fulda e i suoi possedimenti nella regione sin quando il vescovato non venne dissolto dalla dominazione napoleonica, nel 1803.
Nel XVIII secolo l'Abbazia di Fulda e la città vennero interessati dall'influsso barocco, concedendole il titolo di "Città Barocca". Questo comportò un rinnovamento in stile della Cattedrale di Fulda (1704-1712) e dello Stadtschloss (Castello-Palazzo, 1707-1712) ad opera di Johann Dientzenhofer. La chiesa parrocchiale della città, dedicata a San Biagio, venne costruita tra il 1771 ed il 1785.
Dal 1764 al 1789 Fulda fu famosa per le fabbriche di porcellana. Per la loro qualità e rarità, i prodotti di questo artigianato sono ancora oggi molto ricercati e apprezzati. Le fabbriche vennero costruite sotto il governo del principe vescovo Heinrich von Bibra, ma vennero chiuse alla sua morte dal suo successore, il principe vescovo Adalbert von Harstall.
Dopo la seconda guerra mondiale porzioni delle diocesi di Fulda e di Würzburg si trovarono nella zona di occupazione sovietica e poi nella Repubblica Democratica Tedesca e fu sempre più difficile per i vescovi il governo di quei settori delle loro diocesi. I vescovi di Fulda eressero allora a Erfurt un vicariato generale (Bischöflich-fuldaische Generalvikariat), mentre quelli di Würzburg istituirono a Meiningen un commissariato episcopale (Bischöfliches Kommissariat). Nel 1973 la Santa Sede unì i due territori nel Bischöflichen Amt Erfurt-Meiningen (amministrazione apostolica di Erfurt-Meiningen), affidando la sua gestione pastorale ad un amministratore apostolico con carattere vescovile, sospendendo di fatto la giurisdizione dei vescovi di Fulda e Würzburg.
Nel 1994, contestualmente all'erezione della diocesi di Erfurt sul territorio del Bischöflichen Amt Erfurt-Meiningen, furono ridefiniti i confini delle diocesi vicine: Fulda acquisì la parrocchia di Dietlas, ma perse quelle di Abterode, Gasteroda, Vitzeroda, Hämbach, Kaiseroda, Tiefenort e Weißendiez.[3]
Dal 31 marzo 2007 è stata adottata una nuova suddivisione territoriale in 10 decanati (precedentemente erano 29).
Cronotassi dei vescovi
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.