Dopo aver lavorato nel team della Programma 101, si è occupato anche dei diretti successori, come ad esempio la P203, nel 1967, e di altri progetti della divisione Ricerca e Sviluppo di Olivetti[2]. È andato in pensione nel 1996.[3]
Nel 2015, in occasione del cinquantennale della nascita della P101, venne ricevuto, assieme a De Sandre (e a Massimo Banzi), dal presidente del consiglio Matteo Renzi.[4]
Lo storico Marco Peroni descrive la nascita della Programma 101 in "quasi clandestinità" in seguito alla vendita della divisione elettronica dell'Olivetti alla General Electric. Obiettivo del progetto era la creazione di una macchina funzionalmente autonoma, ovvero un calcolatore elettronico programmabile.