Governo Andreotti VI
Il Governo Andreotti VI è stato il quarantasettesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il terzo della X legislatura.
Il governo rimase in carica dal 23 luglio 1989[1][2][3] al 13 aprile 1991[4][5], per un totale di 629 giorni, ovvero 1 anno, 8 mesi e 21 giorni.
Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 27 luglio 1989 con 187 voti favorevoli, 117 contrari e un astenuto[6].
Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 30 luglio 1989 con 371 voti favorevoli, 200 contrari e 3 astenuti[7].
Andreotti si dimise il 29 marzo 1991[8] in seguito alla richiesta della crisi spinta dal PSI e anche dal presidente Cossiga.
Compagine di governo
Sostegno parlamentare
Appartenenza politica
Provenienza geografica
La provenienza geografica dei membri del governo si può così riassumere:
Composizione
Note
- ^ 23 luglio 1989 Il Presidente della Repubblica riceve in udienza, su archivio.quirinale.it.
«10,00
(Sala Arazzi di Lilla) Giuramento del Presidente del Consiglio dei ministri, On. Dott. Giulio ANDREOTTI.»
- ^ Foto di gruppo attorno al «timoniere» (PDF), in l'Unità, 24 luglio 1989 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2016).
- ^ Giorgio Battistini, Andreotti e i suoi trenta ministri, in La Repubblica, 23 luglio 1989.
- ^ Alberto Rapisarda, La Malfa: Andreotti non sta ai patti, su archiviolastampa.it, 14 aprile 1991.
- ^ nuovo governo: il giuramento di Andreotti e dei ministri, in AGI, 13 aprile 1991. URL consultato il 26 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2016).
- ^ Seduta del 27 luglio 1989, Comunicazione del governo. Votazione per appello nominale, pp. 53-56.
- ^ Seduta del 30 luglio 1989, Votazione per appello nominale sulla fiducia al Governo, pp. 36431-36432.
- ^ Crisi di governo seconda giornata, in La Repubblica, 31 marzo 1991.
- ^ Confluita nel Partito Socialista Italiano il 13 ottobre 1989
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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