Per limitare l'incremento delle prestazioni dei motori, ne è stato diminuito il numero di cilindri da 10 a 8 e la cilindrata da 3,0 a 2,4 litri. Per la prima volta dal Gran Premio d'Europa 1997, sono dunque reintrodotti in Formula 1 i motori V8.[1] Ne fanno uso tutte le squadre eccezion fatta per la Toro Rosso, la quale utilizzerà per il 2006 i motori della Cosworth della stagione 2005, in quanto la loro vettura, la STR1, si tratta di una riedizione della Red Bull RB1, la quale ha corso nella stagione precedente.
La Williams e la Red Bull cambiano motoristi e passano rispettivamente alla Cosworth e alla Ferrari.
La BMW, dopo aver terminato la sua collaborazione con la Williams, con l'intenzione di voler gestire un proprio team di Formula 1, ha acquistato l'80% della Sauber — con il restante 20% che rimane di proprietà di Peter Sauber — e gareggia a partire dal 2006 come BMW Sauber F1 Team e con licenza tedesca. Per la neonata scuderia gareggiano il canadese Jacques Villeneuve, già pilota della Sauber nel 2005, e il tedesco Nick Heidfeld,[2] proveniente dalla Williams, dove è stato rimpiazzato dal connazionale debuttante Nico Rosberg.[3]
L'austriaca Red Bull ha acquistato la Minardi con l'intenzione di trasformarla in una sorta di junior team della Red Bull Racing. La squadra è stata rinominata Toro Rosso, traduzione letterale di "red bull", e continua a operare nella sede faentina.[7] Competono per la Toro Rosso l'italiano Vitantonio Liuzzi e il debuttante Scott Speed.
In grassetto sono indicate le migliori prestazioni in Q1, Q2 e Q3.
Gara
Resoconto
Al via Michael Schumacher mantiene la prima posizione, mentre Fernando Alonso prova a superare, senza successo, Felipe Massa; più indietro Nick Heidfeld, a causa di un testacoda, si ritrova in ultima posizione. Alonso riesce comunque a superare Massa portandosi al secondo posto e lanciandosi all'inseguimento di Schumacher. Dopo la prima serie di pit stop le posizioni rimangono sostanzialmente invariate, con il tedesco della Ferrari che mantiene la prima posizione fino al trentaseiesimo giro, quando rientra per la seconda sosta: al comando si porta Alonso, che compie tre giri a ritmo sostenuto fino al trentanovesimo passaggio, quando rientra ai box anche lui per rifornire. Al termine della sosta il pilota spagnolo esce alla pari con il tedesco della Ferrari, ma riesce a difendere la prima posizione fino all'arrivo. Nel frattempo, al ventunesimo giro, l'altro pilota della Renault, Giancarlo Fisichella, è costretto al ritiro a causa di problemi idraulici.
Salgono dunque sul podio, assieme allo spagnolo, Michael Schumacher e Kimi Räikkönen. Il finlandese, partito ventiduesimo, ha guadagnato durante la gara 19 posizioni, il maggior numero dal Gran Premio di San Marino 1993, quando Fabrizio Barbazza risalì la classifica di 25 posizioni.[13]
^(EN) Nikki Reynolds, Jordan confirms Midland takeover, su motorsport.com, 24 gennaio 2005. URL consultato il 9 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2005).
^Tiago Monteiro, qualificatosi in diciannovesima posizione, è costretto a partire dalla pit lane per aver sostituito la sua vettura con quella di riserva a causa di un problema alla trasmissione verificatosi durante il giro di formazione. La sua posizione sulla griglia di partenza è rimasta vuota, cfr. (EN) Bahrain GP: MF1 race notes, su au.motorsport.com, 13 marzo 2006. URL consultato l'11 maggio 2022.