Attualmente, il petrolio viene pompato attraverso l'oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan dal blocco dei giacimenti petroliferi Azeri-Chirag-Gunashli e il condensato dal giacimento petrolifero di Shah Deniz. L'operatore dell'oleodotto è la società BP.[4]
La costruzione dell'oleodotto è cominciata il 18 settembre 2002 a Baku. In questo giorno i presidenti dei paesi partecipanti Heydar Aliyev, Eduard Shevardnadze e Ahmet Necdet Sezer hanno posato la prima pietra nella fondazione del tubo.
I lavori di costruzione sono iniziati nell'aprile 2003. L'oleodotto è stato operativo dal 25 maggio 2005, quando è stata aperta la sezione azera.
Prende il suo nome dalle tre città principali che attraversa, l'oleodotto è dotato di 8 stazioni di pompaggio e ha una lunghezza complessiva di 1.776 km, si estende in Azerbaigian per 440 km, poi nella Georgia per 260 km e infine in Turchia per 1.076 km, è in grado di trasportare un milione di barili al giorno e può contenerne complessivamente più di 10 milioni, la velocità di movimento del petrolio all'interno dell'oleodotto si aggira circa sui 2 metri al secondo. È il secondo oleodotto più lungo nell'ex Unione Sovietica, dopo l'oleodotto dell'Amicizia (Nefteprovod Družba) che si snoda tra la Russia e l'Europa per circa 4.000 km.
L'oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan viene anche utilizzato per l'esportazione di petrolio kazako che passa attraverso il Mar Caspio fino al terminal di Sangachal, vicino a Baku. L'esportazione di petrolio kazako dal giacimento petrolifero di Tengiz è iniziata nell'ottobre 2008 da 350 barili al giorno e da febbraio 2009 è salita a 4.800 barili al giorno.[6]
Il 10 maggio 2005 è stato pompato al suo interno il primo carico di petrolio da Baku, esso è arrivato a destinazione a Ceyhan il 28 maggio 2006[7], l'apertura ufficiale è avvenuta il 25 maggio 2005 e l'inaugurazione ufficiale il 13 luglio 2006.
Ripartizione dei costi
Il costo totale è stato di 3.600 milioni di dollari americani ed è stato così ripartito: