Viene solitamente associata alla figura e all'opera di Giuseppe Verdi, avendo cantato molte opere del maestro. È stata descritta come "il soprano verdiano drammatico per eccellenza, potente e appassionata, ma dotata da tono sicuro e da molto autocontrollo".
Divenne nota quando Mariani la volle come Elisabetta di Valois nella prima rappresentazione italiana di Don Carlo, a Bologna con Antonietta Fricci, Giuseppe Capponi (tenore) ed Antonio Cotogni, il 27 ottobre 1867 seguita da Amelia in Un ballo in maschera con Sofia Scalchi, Capponi e Cotogni.
Nel 1868 alla Scala è Elisabetta di Valois in Don Carlo diretta da Franco Faccio e a Bologna diretta da Mariani è Rachele ne L'ebrea con Capponi.
Per Teresa Stolz venne creato il ruolo di Leonora nella versione rivisitata de La forza del destino, di Verdi, la cui prima con Mario Tiberini si tenne con successo a Milano il 27 febbraio 1869. Cantò nuovamente nella première della versione rivisitata del Don Carlo nel 1869 a Parma.[4]
Teresa Stolz in una litografia dell'epoca, che la ritrae nei panni di Aida nell'omonima opera verdiana
Fu la prima inoltre a cantare nel ruolo protagonista nel successo dell'Aida in Italia (Scala, 8 febbraio 1872 diretta da Faccio con Maria Waldmann ed Ormondo Maini; fu anche la prima rappresentazione europea dell'opera). Verdi non aveva presenziato alla prima mondiale tenutasi al Cairo nel dicembre precedente in quanto considerava l'esibizione alla Scala di Milano l'unica e vera prima teatrale che avrebbe consacrato l'opera al successo, come di fatto fu.[5]
Sempre nel 1872 è Aida a Parma con la Waldmann e Capponi alla presenza del compositore.
Nel 1873 è Aida con la Waldmann al Teatro San Carlo di Napoli.
La Stolz fu anche soprano solista nel successo della prima assoluta del Requiem diretta da Verdi con la Waldmann, Capponi e Maini il 2 maggio 1874 nella Chiesa di San Marco (Milano) e fu presente a tutte le esibizioni che il maestro fece di quest'opera alla Scala, nel successo all'Opéra-Comique di Parigi ed in giro per l'Europa, compresa quella alla Royal Albert Hall di Londra nel 1875 con la Waldmann ed Angelo Masini.
Sempre nel 1875 canta il Requiem diretta da Faccio con la Waldmann e Masini al Teatro Malibran di Venezia.
Fu ancora Aida sotto la direzione di Verdi a Vienna nel 1875 ed al Théâtre-Italien di Parigi nel 1876 con la Waldmann, Masini ed Édouard de Reszke.
Nel 1878 a Bologna canta il Requiem diretta da Faccio con Giuseppina Pasqua e Maini.
Teresa Stolz (in piedi sulla sinistra) con Maria Carrara Verdi, Barberina Strepponi, Giuseppe Verdi, Giuditta Ricordi, Umberto Campanari, Giulio Ricordi, Leopoldo Metlicovitz. Foto di Giulio Rossi, Sant'Agata, 1900.
Teresa Stolz fu l'amante e poi la fidanzata ufficiale del direttore e compositore Angelo Mariani. Questa relazione terminò attorno al 1871, ma molte furono le complicazioni che avevano portato a questa rottura. Mariani era stato un ottimo amico di Verdi, ma il rapporto si era incrinato proprio nel 1871, quando Verdi aveva chiesto a Mariani di dirigere al suo posto la première internazionale dell'Aida al Cairo, ben sapendo che Teresa Stolz sarebbe rimasta a Milano per la successiva prima alla Scala con Verdi. La Stolz era stata accusata da molti di avere una relazione con Verdi,[9] ma ad oggi tale tesi non può essere comprovata. Quel che è certo è che Verdi dedicò molto del suo tempo all'allestimento della prima milanese dell'Aida nel 1872.[10] Mariani morì di cancro nel 1873, ed il 4 settembre 1875 il giornale fiorentino Il Pungolo pubblicò i primi cinque articoli con dettagli intimi della vita privata della Stolz, accusandola di relazioni immorali sia con Mariani che con Verdi.[11]
Dopo la morte di Giuseppina Strepponi, fu molto vicina al maestro Verdi, fino alla di lui morte avvenuta nel gennaio 1901. Finanziò la cappella funebre di Verdi e Strepponi in Casa Verdi (casa di riposo per artisti, fondata dal compositore) a Milano.
^The Italian Opera Company of Chicago, su italianoperachicago.com. URL consultato il 14 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).
^Musicandhistory.comArchiviato il 25 luglio 2011 in Internet Archive.. Le motivazioni di queste controverse note di vita personale erano dovute anche allo status della sua famiglia. Teresa aveva infatti altre due sorelle maggiori tra loro gemelle, Francesca (Fanny) e Ludmila (Lidia), entrambe soprani. Esse convivevano con il loro insegnante di musica, il direttore e compositore Luigi Ricci; egli in seguito sposò Ludmila, mantenendo però una relazione amorosa anche con Francesca. Da Ludmila, Ricci ebbe una figlia, Adelaide (Lella) Ricci, che divenne anch'ella soprano. Lella rimase poi incinta (forse di Bedřich Smetana), ma morì per complicazioni sopravvenute in seguito ad aborto, a soli 21 anni di età. Da Francesca invece Luigi Ricci ebbe un figlio, Luigi Stolz, che fu anch'egli compositore e direttore d'orchestra, noto come Luigi Ricci-Stolz. Altro pronipote di Teresa, per parte differente, fu il compositore Robert Stolz.
Bibliografia
Christian Springer, Verdi und die Interpreten seiner Zeit. Holzhausen, Vienna 2000, ISBN 3-85493-029-1.
Julian Budden, Verdi. Leben und Werk. Zweite revidierte Ausgabe, Philipp Reclam, Stoccarda 2000, ISBN 3-15-010469-6.
Irene Tobben, „Ich wollte eine neue Frau werden“. Giuseppina Strepponi, Verdis Frau, Ein Lebensbild. Das Arsenal, Berlino 2003, ISBN 3-931109-47-X.