Situato nel cuore della Barbagia di Ollolai, in posizione strategica fra Nuoro ed il Gennargentu, sorge sul fianco sud-orientale di una collina (Monte 'e su Sennore) fronteggiata dai monti di Pisanu Mele, fra boschi e corsi d'acqua.
Nelle vicinanze si trova il lago artificiale di Gusana, bacino di primo salto per la produzione idroelettrica della centrale di Coghinadorzas e meta turistica. Nel territorio ci sono diversi siti archeologici di età nuragica e romana.
Al tempo, il paese apparteneva alla giurisdizione della diocesi di Santa Giusta. Presto avrebbe accresciuto il suo territorio di parte delle terre di Oleri (distrutta dalla peste nel 1401) e nel 1504 divenne feudo di Pietro Carroz d'Arborea. In questo periodo fu eretta la chiesa di Sant'Antioco.
Il Settecento fu un secolo importante per la comunità locale, che grazie ai suoi poeti estemporanei cominciò ad essere sempre più conosciuta nel resto dell'Isola. La tradizione orale ha salvaguardato rime di numerosi autori che, nel confronto con quanto tramandato in altre aree sarde, testimonia la presenza di una produzione artistica corposa e apprezzata.
Sulla fine del Settecento, gli echi delle pestilenze che avevano spopolato le coste sarde giunsero anche nelle Barbagie e a Gavoi, che da sempre si caratterizzava per la mobilità dei suoi abitanti (dediti alla pastorizianomade ed al commercio ambulante) e che per questo subì questo flagello prima di altri paesi dintorno[4].
Ottocento e Novecento
Nell'Ottocento, la confluenza delle colline a Sud-Est del paese fu indicata dal generale Alessandro Lamarmora (che per conto dei Savoia, nuovi re di Sardegna, esplorava l'isola e ne effettuava rilevazioni geodetiche) come sede ottimale di un invaso artificiale per lo stivaggio dell'acqua potabile soprattutto proveniente dal fiume Taloro. Il progetto pare sia stato fortemente caldeggiato da un tal Piras, gavoese, al tempo medico dei Reali a Torino, ma non ebbe seguito immediato. All'inizio del Novecento, con l'introduzione dell'energia elettrica, il progetto riprese corpo e nel 1926 la società incaricata dello studio e della realizzazione acquisì un intero quartiere di Gavoi per stabilirvi i suoi uffici, iniziando poco dopo le operazioni che si sarebbero concluse in via definitiva solo dopo la Seconda guerra mondiale.
Gavoi era al tempo conosciuta per l'attività dei Zillonarzos, ambulanti che vendevano i prodotti del paese, come orbace, coltelli, finimenti, selle, tamburi, ed il formaggio "Fiore Sardo".
Nel dopoguerra Gavoi ebbe uno sviluppo intenso sia nelle attività tradizionali (pastorizia, artigianato,[5] produzioni alimentari) che nei campi finanziari, in cui numerosi gavoesi raggiunsero posizioni di estrema importanza sia nelle carriere pubbliche che in quelle private, instradando poi la vispa imprenditoria locale su sentieri efficacemente vantaggiosi. Ciò si tradusse in una veloce crescita delle risorse disponibili ed in una ragguardevole capacità di investimento anche in anni di crisi generale, portando il paese a detenere quote ingenti dei possedimenti e delle aziende dell'intera regione, superando addirittura la stessa Nuoro.
Contemporaneamente, e sino ad anni recenti, Gavoi ha restaurato le sue tradizioni culturali e urbanistiche, affacciandosi con poco sforzo al turismo.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del Comune di Gavoi sono stati concessi con decreto del Presidente della Repubblica del 20 marzo 2006.[6]
«Stemma di azzurro, alla fascia diminuita di rosso, caricata da tre bisanti d'oro, accompagnata in capo da un libro aperto, d'oro, in punta da una pecora di argento, pascolante sulla pianura di verde. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto, in lettere maiuscole di nero, PASTORES ZILLONARJOS MASTROS. Ornamenti esteriori da Comune.»
Costume tradizionale di GavoiCostume tradizionale di Gavoi
Cultura
Festività e tradizioni popolari
L’ultima domenica di luglio si svolge a Gavoi, nell’altipiano di Lidana la festa in onore della Vergine d’Itria. L'evento principale di questa festa è Su Palu de Sa Itria, una corsa a cavallo che si svolge la domenica pomeriggio. Il palio è molto seguito da appasionati che raggiungono Gavoi da ogni parte della Sardegna ma anche da oltre mare. Nei giorni successivi al palio si tangono anche gare di abilità a cavallo e il corteo Su Rientru a caddu dae Sa Itria.
Festival Letterario della Sardegna
A Gavoi dal 2004 si svolge ogni anno, nei primi giorni di luglio, il Festival Letterario della Sardegna, organizzato dall'associazione culturale Isola delle storie, fondata da un gruppo di scrittori sardi tra i quali Flavio Soriga, Giorgio Todde, Giulio Angioni, Marcello Fois, Luciano Marrocu e in seguito Michela Murgia. Tra i più convinti sostenitori del Festival il regista Ermanno Olmi, maestro del cinema italiano che ha partecipato a diverse edizioni del festival, festeggiando i suoi 80 anni nel corso dell'edizione del 2011.
Infrastrutture e trasporti
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Da oltre 20 anni il Taloro Gavoi, squadra di calcio del paese, milita in Eccellenza. Nel 2022 classificandosi al secondo posto ha avuto accesso ai playoff per la Serie D.
Note
^Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2024 (dato provvisorio).
Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 9 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).