Nata a Settignano (Firenze) da una famiglia di artigiani, dopo le elementari a 11 anni cominciò a lavorare come apprendista nella sartoria degli zii, Chiostri[1]. Nel 1925 lasciò la famiglia Chiostri per lavorare in un altro atelier fiorentino; nel 1932 fu nominata direttrice della sartoria Gastaldi di Genova.
Nel 1938 si trasferì a Milano, dove in via Borgospesso aprì il suo primo atelier. Durante la guerra fu costretta ad abbandonare Milano e a trasferirsi a Stresa, ospite dell'amica e affezionata cliente Flora d’Elys. Durante gli anni della guerra elaborò una nuova concezione della moda, caratterizzata dalla silhouette a clessidra, anticipando così Christian Dior.
In 1948 collaborò con il pittore e scenografo Piero Zuffi per una collezione ispirata al surrealismo e lo stesso anno fu nominata responsabile di produzione e comunicazione dell'azienda tessile SNIA Viscosa.
Grazie a questo ruolo fu in grado di rilevare l'attività dell'atelier "Ventura" in Corso Venezia, dove avviò un laboratorio e i cosiddetti "giovedì di Germana Marucelli", incontri culturali settimanali a cui partecipavano artisti e intellettuali. Nel 1950 fondò e finanziò un premio alla poesia, il Premio San Babila.