Gran parte dell'album consiste in brani strumentali, scritti da Ron Geesin, i cui esecutori non sono accreditati;[1] alcune tracce vedono il ricorso a tecniche come la variazione di velocità del nastro o ad effetti audio come echi e riverberi artificiali. Subito prima di lavorare alle musiche del film, Geesin aveva contribuito alla scrittura del brano Atom Heart Mother per l'omonimo album dei Pink Floyd[2] il cui bassista e cantante dell'epoca, Roger Waters, firma i rimanenti pezzi di quest'album.[1]
Fra i titoli accreditati a Waters, quattro sono di fatto lo stesso tema musicale che ricorre più volte, con un testo sempre diverso cantato dallo stesso Waters, oppure in forma strumentale come in Sea Shell and Soft Stone, arrangiato per archi da Geesin. Tutti i brani cantati figurano sul disco in versioni diverse da quelle del film.
Le tracce Our Song e Body Transport che aprono rispettivamente i lati A e B del disco furono registrate dagli autori esclusivamente per l'album e, a detta di Geesin, per puro divertimento:[3] la prima consiste in un rapido montaggio ritmico di suoni prodotti dal corpo umano tra cui respiri ansimanti, mani che percuotono ritmicamente il corpo stesso e rumori fisiologici come eruttazioni o peti, sui quali fu sovrainciso un tema per pianoforte ispirato al ragtime, tipico dei commenti musicali agli slapstick del cinema muto; in Body Transport invece i due, fra risate incontrollate, bisbigliano frasi incomprensibili e improvvisano altri suoni di origine corporea, con un forte riverbero applicato al missaggio.
Alla traccia di chiusura, Give Birth to a Smile, parteciparono anche gli altri membri dei Pink Floyd: David Gilmour, Nick Mason e Richard Wright, anch'essi non accreditati né in copertina né sui titoli di coda del film;[3] anche di questo brano esistono due versioni – una registrata per il film, l'altra per l'album – eseguite entrambe dalla band al completo.
Il brano Breathe presente su questo disco non ha nulla in comune con l'omonima canzone incisa quasi tre anni dopo dagli stessi Pink Floyd per l'album The Dark Side of the Moon, a parte ovviamente il titolo e il verso: Breathe in the air («Inspira l'aria») presente in entrambi i testi.[1]