Ha ricevuto nel 1982 il primo premio Nevanlinna.
La motivazione del premio, venne letta da Jacob Schwartz durante il congresso IMU di Varsavia tenutosi solo nel 1983. In essa si rileva che, contrariamente alla matematica pura, l'informatica teorica non può permettersi di trascurare le questioni di efficienza: essa deve studiare strumenti di calcolo che operano entro precise limitazioni di velocità operativa e memoria disponibile e l'efficienza deve essere una delle sue preoccupazioni primarie. Due attività strettamente collegate, il disegno degli algoritmi e l'analisi degli algoritmi, nascono da quella esigenza inevitabile.
Nel 1986 ha ottenuto il premio Turing per i fondamentali contributi nel disegno e nell'analisi degli algoritmi e delle strutture di dati.
Ha poi insegnato alla Princeton University e ha lavorato per la Hewlett-Packard.