La strada è classificata come strada extraurbana principale e una volta completata sarà percorribile alla velocità massima di 110 km/h.
Storia
La strada più antica ad avere un tracciato similare a quello percorso della Sassari-Olbia è una diramazione della via imperiale Karalibus Turrem, detta Karalibus Olbiam. Essa partiva indicativamente nei pressi del territorio comunale di Bonorva, passando per Hafa e Luguidonis castra.[5] Mediante una deviaizone consentiva di raggiungere anche Portus Luguidonis e Caput Tyrsi e contribuì alla nascita degli insediamenti di Sulla e Arischion, nei pressi dell'odierna Posada.[6]
La genesi di questa arteria si fa risalire alla necessità di un collegamento veloce che permettesse il collegamento della zona nord-occidentale della Sardegna, in particolare delle città di Sassari e Porto Torres, con la sponda opposta e in particolare con la città di Olbia.
Prima dell'istituzione della SS 729 l'itinerario Sassari-Olbia era composto dalla strada statale 597 del Logudoro e dalla strada statale 199 di Monti.[7] La prima era una strada a scorrimento veloce priva o quasi di intersezioni a raso, che permetteva di velocizzare il percorso evitando l'attraversamento dei centri abitati di Ozieri, Oschiri e Monti; la seconda, passando per il Monteacuto, portava però a un notevole allungamento del percorso.
Il crescente traffico veicolare e le condizioni non ottimali di queste infrastrutture, spingeva a una soluzione più radicale col progetto di una strada a carreggiate separate e a due corsie per senso di marcia già nel 1971,[8] tanto da indurre il Consiglio dei ministri a proclamare lo stato di emergenza[9][10] ed i sardi a organizzare manifestazioni di dissenso.[11] Già nel 2007 la programmazione Anas prevedeva un'arteria in tal senso, ma solamente nel 2012 è stato dato il via libera, con l'affidamento all'Anas stessa il 20 giugno.[12]
La nuova arteria prevede sia la costruzione di tratti ex-novo, come il tratto iniziale di collegamento alla strada statale 131 Carlo Felice a sud di Codrongianos, sia l'adeguamento delle già esistenti SS 199 e SS 597. I lavori, soprattutto nel periodo iniziale, andarono incontro a rinvii che fecero sia lievitare i costi che allontanare la data di apertura al traffico dell'arteria.[13] Il 23 giugno 2016 sono stati inaugurati il tratto iniziale, fino al km 10,350 (presso Ardara) e il tratto finale dal km 63,140 (presso Monti) al km 75,860 (vicino allo svincolo della SS 131 DCN)[2];
Il 14 luglio 2016 sono stati aperti il tratto compreso tra il km 75,860 e il km 76,992 e lo svincolo di Enas[14]. A breve distanza di tempo, il 29 agosto 2016, è stato aperto un piccolo tratto a cavallo dello svincolo di Ardara portando il tratto iniziale ad una lunghezza di 11,800 km[15]. Il 29 aprile 2017 è stato inaugurato il tratto tra il km 26,300 e il km 29,100 tra Oschiri e Ozieri[16]. Il 31 luglio 2017 è stato inaugurato il tratto finale di accesso all'abitato di Olbia e di collegamento all'aeroporto di Olbia-Costa Smeralda[17]. Il 19 dicembre 2017 è stato inaugurato l'intero lotto 3[18], lungo circa 12 km, nei comuni di Oschiri e Ozieri. E infine il 21 dicembre 2020 viene aperto al traffico i lotti 5 e 6 da Berchidda fino a Monti. A dicembre 2020 i chilometri di nuova strada a 4 corsie aperti al traffico hanno raggiunto quota 60 sugli 80 totali del progetto.
Al 31 luglio 2023 risultano aperti 9 dei 12 km del lotto 2, inclusa la bretella di collegamento tra lo svincolo di Sant'Antioco di Bisarcio ed Ozieri[19].
Percorso
La strada ha inizio al chilometro 192 dalla strada statale 131 Carlo Felice, poco a sud di Codrongianos. Dopo quasi 3 chilometri è presente lo svincolo con la SS 597 della quale ha mutuato il percorso, ora ammodernato, fino ad Ardara per un totale di 11,8 km.
Il secondo tratto in esercizio ha una lunghezza compressiva di 11,9 km e si sviluppa fra il Km 24,200 e il Km 36,100 nel territorio dei comuni di Ozieri e Oschiri.
Il terzo tratto in esercizio ha una lunghezza complessiva di circa 33 km e si sviluppa dallo svincolo di Berchidda Est all'ingresso della città di Olbia.
^abcdefghIn corsivo sono indicate le strade statali facenti parte sino al 1945 - per l'intera estensione - del territorio italiano e poi parzialmente cedute agli Stati vincitori della Seconda guerra mondiale, in seguito alla modifica dei confini nazionali stabilita dal trattato di Parigi del 1947.