Non solo fa parte del ristretto novero di atleti capaci di vincere almeno una gara di Coppa del Mondo in ognuna delle specialità previste durante la loro carriera agonistica,[2] ma vanta anche il primato di essere stato il primo sciatore a riuscire nell'impresa in una stessa stagione (1988-1989) dopo l'introduzione del supergigante[1].
Nato a Lustenau in una famiglia di origini italiane (il nonno crebbe in Valsugana)[1] e cresciuto sciisticamente nella vicina Schruns, Girardelli iniziò a sciare all'età di cinque anni e partecipò alle prime gare a sette[3].
Stagioni 1975-1979
Nel 1975 vinse le gare di slalom gigante e slalom speciale nella categoria ragazzi del Trofeo Topolino, competizione riservata alle giovani promesse dello sci, mentre due anni più tardi ottenne un successo nello stesso Trofeo nella categoria allievi, tra i pali stretti[4].
Membro delle selezioni nazionali austriache fino al 1976, le abbandonò a seguito del rifiuto opposto dalla ÖSV alla richiesta del padre Helmut di allenarlo personalmente[1][5]. Dal 1977 Girardelli gareggiò pertanto per il Lussemburgo, pur senza inizialmente acquisire la cittadinanza del granducato[3].
Stagioni 1980-1984
Girardelli fece pertanto il suo esordio in Coppa del Mondo sotto i colori del Lussemburgo nel 1980[3] e realizzò il suo primo risultato di rilievo il 26 febbraio di quell'anno a Waterville Valley, negli Stati Uniti, piazzandosi 13º in slalom gigante. Diciassettenne, nel 1980-1981 iniziò a fare progressi significativi, ottenendo il suo primo podio in Coppa del Mondo il 25 gennaio a Wengen, in Svizzera, in slalom speciale; da quel momento fu un regolare pretendente al podio in slalom gigante e in slalom speciale.
Nel 1985 rinunciò alla cittadinanza austriaca[1] e poté così partecipare ai Mondiali di Bormio, dove vinse la medaglia d'argento nello slalom speciale e quella di bronzo nello slalom gigante. In quella stagione in Coppa del Mondo Girardelli vinse la sua prima coppa di cristallo generale, grazie anche a undici successi in diverse specialità, l'unica Coppa del Mondo di slalom gigante della sua carriera e la seconda Coppa di slalom speciale.
Nel 1988-1989 tornò al successo nella classifica generale di Coppa del Mondo; in quella stagione salì sul gradino più alto del podio in ogni specialità (dopo di lui nessuno riuscì a ripetere l'impresa fino a Bode Miller2004-2005, anche se a differenza dello statunitense Girardelli vinse anche in combinata). L'ottimo stato di forma permise a Girardelli di vincere, tra il 13 e il 21 gennaio 1989, sulla Streif di Kitzbühel in discesa libera, sulla Chuenisbärgli di Adelboden in slalom gigante e due discese consecutive sull'impegnativo tracciato della Lauberhorn a Wengen. Anche grazie a questi risultati conquistò la sua prima Coppa del Mondo di discesa libera. Nello stesso anno si disputarono anche i Mondiali di Vail 1989, cui lo sciatore incrementò il palmarès vincendo l'oro nella combinata e il bronzo nello slalom speciale; si classificò inoltre 14º nel supergigante e 4º nello slalom gigante.
Dopo un altro grave incidente a Sestriere nel 1990, nel quale rischiò di diventare paraplegico[3], recuperò e giunse primo in classifica generale di Coppa del Mondo nel 1990-1991. Anche in quell'annata fu capace di concludere al vertice nella classifica di slalom speciale e di vincere una medaglia ai Mondiali di Saalbach-Hinterglemm 1991, l'oro nello slalom speciale; in quella rassegna iridata fu inoltre 9º nella discesa libera e 5º nello slalom gigante.
Nonostante fosse ormai a fine carriera, Girardelli riuscì ancora a conquistare un oro mondiale nella combinata a Sierra Nevada 1996, dove fu anche 18º sia nella discesa libera sia nel supergigante e non terminò slalom gigante e slalom speciale. In precedenza, il 21 gennaio a Veysonnaz, aveva colto in combinata la sua ultima vittoria, nonché ultimo podio, in Coppa del Mondo.
Nel dicembre dello stesso anno abbandonò l'attività agonistica, potendo vantare, fra l'altro, 46 vittorie e 100 podi complessivi; la sua ultima gara fu la discesa libera di Coppa del Mondo disputata sulla Saslong della Val Gardena il 20 dicembre, chiusa al 57º posto.
^Albo d'oro del Trofeo Topolino, su trofeotopolino.net. URL consultato il 23 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2015).
^(EN) Greg Gurshman, Alpine Coaching Hall of Fame, in YouCanSki.com, 2005. URL consultato il 14 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2014).