Il Giulio Cesare venne rappresentato per la prima volta il 20 febbraio del 1724 al King's Theatre di Londra. Per l'occasione, il libretto di Haym, da lui stesso tradotto in inglese, fu messo a disposizione del pubblico per favorire la comprensione dell'opera.
Alla prima - che vedeva come protagonisti la primadonnaFrancesca Cuzzoni ed il contraltistacastrato Francesco Bernardi, detto il Senesino, due vere star del canto lirico dell'epoca - l'opera ebbe un successo immediato ed Händel la riprese, con numerosi successivi cambiamenti, il 2 gennaio 1725, e poi ancora nel 1730 ed il 1º febbraio 1732. "La popolarità dell'opera si riflesse anche in numerose produzioni ad Amburgo e a Brunswick nel periodo 1725-1737, ed una versione in forma di concerto fu data a Parigi nell'estate del 1724".[4]
Come tutte le opere serie del primo Settecento, anche il Giulio Cesare è stato quasi dimenticato nel corso del XIX secolo, per essere riesumato solo nel 1922, a Gottinga, sia pure in una versione riveduta. In tempi più recenti l'opera si è tuttavia rivelata come una fra quelle maggiormente apprezzate dal pubblico moderno per l'accessibilità e la gradevolezza della musica composta da Händel, tanto da garantirsi centinaia di produzioni in diversi paesi.
Il ruolo principale e i personaggi di Tolomeo e Nireno, scritti originariamente per castrati,[3] vengono oggi interpretati da contralti o mezzosoprani in travesti, oppure da controtenori. Nelle prime esecuzioni moderne, soprattutto in ambito tedesco, fu esteso anche al Giulio Cesare l'esperimento di trasporre in basso di un'ottava le parti a suo tempo assegnate ai castrati (o alle donne in travesti) in modo da renderle più accettabili ai mutati gusti artistici, ed il ruolo del protagonista fu conseguentemente affidato a baritoni;[5] oggigiorno tale tendenza antistorica è stata quasi completamente abbandonata.
Quest'opera, considerata tra le migliori composte da Händel, è organizzata sul modello melodrammatico metastasiano, e viene apprezzata soprattutto per la superba scrittura vocale, l'impatto drammatico e la maestosa orchestrazione. E lo schema in uso al tempo - in grado di intrecciare amore e politica, gelosia ed eroismo, senza tralasciare i temi della vendetta e della ricerca della gloria - è qui supportato, ancor meglio che altrove, da una ricchezza di brani recitativi alternati ad un numero quanto mai copioso di arie che si alternano in assoluta armonia restituendo tutta la forza necessaria all'azione drammatica e all'unità scenica.
Principalmente per questi motivi il Giulio Cesare è entrato a far parte del cosiddetto repertorio e conta oggi il maggior numero di registrazioni discografiche tra le opere di Händel.
Organico orchestrale
Il Giulio Cesare in Egitto prevede un organico orchestrale costituito da
Dato questo antefatto, al centro dell'opera si collocano due gruppi distinti e contrapposti. Da una parte, i Romani: oltre a Giulio Cesare, Cornelia e Sesto, rispettivamente moglie e figlio dello sconfitto Pompeo, nonché Curio, tribuno, parte di contorno; dall'altra gli Egizi: Cleopatra e Tolomeo, fratelli-nemici, faraoni in condominio del regno d'Egitto, il generale Achilla e il cortigiano Nireno.
Tolomeo e Cleopatra, sovrani tributari di Roma, cercano a loro modo di ingraziarsi il vincitore e conservare il trono. Allo scopo, il primo fa assassinare Pompeo e ne invia la testa mozzata in omaggio ad uno sgomento e inorridito Cesare, destando contemporaneamente l'odio e la sete di vendetta di Cornelia e di Sesto; la seconda mette invece in opera le sue doti di femme fatale per conquistare il conquistatore, e ci riesce ben presto venendo però ella stessa conquistata.
Le vicende dell'opera si dipanano quindi sugli ulteriori tentativi di tradimento del disilluso Tolomeo e del suo generale Achilla, sulla loro rivalità amorosa per conquistare i favori niente meno che dell'indignata Cornelia, e sulla prevedibile risoluzione finale dell'intreccio con i buoni, vincitori, ed i cattivi, uccisi o vinti.
Struttura dell'opera
Ouverture
I atto
Coro - Viva il nostro Alcide Scena I
Aria di Cesare - Presti omai l'egizia terra Scena I
Aria di Cesare - Empio, dirò, tu sei Scena III
Aria di Cornelia - Priva son d'ogni conforto Scena IV
Aria di Sesto - Svegliatevi nel core Scena IV
Aria di Cleopatra - Non disperar; chi sa? Scena V
Aria di Tolomeo - L'empio, sleale, indegno Scena VI
Recitativo e Aria di Cesare - Alma del gran Pompeo - Non è sì vago e bello Scena VII
Aria di Cleopatra - Tutto può donna vezzosa Scena VII
Arioso di Cornelia - Nel tuo seno, amico sasso Scena VIII
Aria di Sesto - Cara speme, questo core Scena VIII
Aria di Cleopatra - Tu la mia stella sei Scena VIII
Aria di Cesare - Va tacito e nascosto Scena IX
Aria di Achilla - Tu sei il cor di questo core Scena XI
Duetto di Cornelia e Sesto - Son nata a lagrimar Scena XI
II atto
Sinfonia Scena II
Aria di Cleopatra - V'adoro pupille Scena II
Aria di Cesare - Se in fiorito ameno prato Scena II
Arioso di Cornelia - Deh piangete, oh mesti lumi Scena III
Aria di Achilla - Se a me non sei crudele Scena IV
Aria di Tolomeo - Sì spietata, il tuo rigore Scena IV
Aria di Cornelia - Cessa omai di sospirar Scena VI
Aria di Sesto - L'angue offeso mai riposa Scena VI
Aria di Cleopatra - Venere bella Scena VII
Aria di Cesare - Al lampo dell'armi Scena VIII
Coro Morrà, Cesare, morrà Scena VIII
Recitativo e Aria di Cleopatra - Che sento? Oh Dio! - Se pietà di me non senti Scena VIII
Arioso di Tolomeo - Belle dee di questo core Scena IX
Aria di Sesto - L'aure che spira tiranno e fiero Scena XI
III atto
Aria di Achilla - Dal fulgor di questa spada Scena I
Sinfonia Scena II
Aria di Tolomeo - Domerò la tua fierezza Scena II
Aria di Cleopatra - Piangerò la sorte mia Scena III
Accompagnato e Aria di Cesare - Dall'ondoso periglio - Aure, deh, per pietà spirate Scena IV
Aria di Cesare - Quel torrente, che cade dal monte Scena V
Aria di Sesto - La giustizia ha già sull'arco Scena VI
Recitativo e Aria di Cleopatra - Voi, che mie fide ancelle - Da tempeste il legno infranto Scena VII
Aria di Cornelia - Non ha più che temere quest'alma Scena IX
Sinfonia. La Marche Scena Ultima
Duetto di Cleopatra e Cesare - Caro! - Bella! Scena Ultima
^abNella versione del 1725 la parte di Sesto fu trasposta per il tenore Francesco Borosini, abbassando di un'ottava due arie, ed aggiungendone tre nuove (Parvopassu, p. 576).
^abcIl ruolo di Nireno venne peraltro trasposto per il soprano Benedetta Sorosina nella produzione del 1725 e trasformato nella dama di compagnia Nerina (Hicks, p. 436)
^List of Handel's works, su Gfhandel.org, Handel Institute. URL consultato il 22 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
Bibliografia
Edizioni
Giulio Cesare in Full Score, Dover Publications, 1986 (reprint della partitura tratta dalle Georg Friedrich Händels Werke, a cura di Friedrich Chrysander, Lipsia 1875)
Hallische Händel-Ausgabe, a cura della Georg-Friedrich-Händel-Gesellschaft, Serie II: Opere, Volume 14: Giulio Cesare in Egitto, a cura di Frieder Zschoch (partitura, in preparazione)
Giulio Cesare in Egitto, spartito per canto e pianoforte basato sulla precedente edizione, Bärenreiter, Kassel, 2005
Critica
I libretti italiani di Georg Friedrich Händel e le loro fonti I, a cura di L. Bianconi e G. la Face, Firenze, L. S. Olschki, 1992
Anthony Hicks, Giulio Cesare in Egitto (ii), in Stanley Sadie (a cura di), The New Grove Dictionary of Opera, New York, Grove (Oxford University Press), 1997, II, pp. 436–437. ISBN 978-0-19-522186-2
Clelia Parvopassu, Giulio Cesare, in Piero Gelli e Filippo Poletti (a cura di), Dizionario dell'opera 2008, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2007, pp. 576–577, ISBN 978-88-6073-184-5 (riprodotto online presso Opera Manager)
Reinhard Strohm, I libretti italiani di Händel, in J. Mainwaring, Memorie della vita di G. F. Händel, a cura di L. Bianconi, Torino, EDT, 1985
Reinhard Strohm, Per una miglior comprensione dell'opera seria, "Musica/Realtà", n. 21, dicembre 1986
Aa.Vv., Dizionario dell'Opera lirica (Oscar Mondadori, 1995, ISBN 88-04-35284-1)