La stagione 1962 è stata la quattordicesima del Motomondiale; la novità più importante di questa edizione è stata l'aggiunta di una nuova classe a quelle esistenti: nasce quest'anno la classe 50 dopo che l'anno precedente la FIM aveva già organizzato una serie di gare di prova in Europa.
Anche la nuova classe 50, che sarà vinta dalla Suzuki di Ernst Degner, venne soggetta allo stesso regolamento delle altre, senza modifiche in merito all'assegnazione dei punteggi e al loro conteggio nella classifica finale.
Al termine del campionato, nelle altre classi, si registrò un dominio Honda in 125, 250 e 350, che lasciò ad Hailwood e alla MV Agusta solo la 500. Nono titolo consecutivo per la BMW nei sidecar, il secondo per l'equipaggio Deubel-Hörner.
Hanno ottenuto almeno un successo 77 piloti di 15 nazioni diverse e tra essi i più vittoriosi sono i britannici con 161 successi, seguiti dagli italiani con 112 (curiosamente questi ultimi saranno per la prima volta totalmente assenti proprio nelle classifiche di quest'anno).
In merito alle nazionalità, c'è da notare che proprio il vincitore della classe 50 Ernst Degner, dopo aver corso sotto le insegne della Germania Orientale, passò quest'anno sotto quelle della Germania Occidentale dopo aver attraversato la cortina di ferro con tutta la sua famiglia.
Tra le case motociclistiche da segnalare l'aumento dell'impegno nel mondiale da parte di Suzuki e l'arrivo, grazie alla nuova classe 50, di nuove case come la Kreidler e la Tomos.
La classe regina iniziò quest'anno le gare solo nel terzo gran premio stagionale, non essendo le 500 al via né in Spagna, né in Francia: la prima prova fu quella del Tourist Trophy vinta da Gary Hocking su una MV Agusta. Fu questa però l'ultima apparizione del pilota rhodesiano nelle gare del mondiale; Hocking decise di passare alle gare automobilistiche e trovò la morte prima della fine di questo stesso anno.
Come già la 500 anche la classe 350 iniziò a gareggiare solamente dalla terza prova, il Tourist Trophy, e il campionato si sviluppò solamente su 6 degli 11 gran premi in calendario.
Il nuovo campione del mondo si aggiudicò 6 vittorie su 10 gare disputate lasciando pochissimo spazio agli avversari; una delle poche affermazioni mancate fu quella nel Gran Premio motociclistico d'Argentina (dove peraltro Redman era assente come lo erano quasi tutte le squadre ufficiali) fu ottenuta da Wheeler. Questa fu la sua seconda e ultima vittoria prima del ritiro dalle gare, ottenuta a oltre 46 anni di età e a 8 anni dall'affermazione precedente nel motomondiale 1954.
La 125 fu l'unica classe che venne disputata in tutti i gran premi in calendario e, come già le 250 e 350, fu appannaggio di piloti equipaggiati da moto Honda: ai primi 4 posti della classifica vi furono Luigi Taveri (che si aggiudicherà il titolo dopo 6 vittorie consecutive), Jim Redman (già campione del mondo nelle due classi superiori), Tommy Robb e Kunimitsu Takahashi (quest'ultimo, dopo aver vinto i primi due gran premi dell'anno fu vittima di una caduta al Tourist Trophy che pregiudicò il resto della stagione), tutti in sella a mezzi della casa motociclisticagiapponese.
Anche per quanto riguarda le vittorie nei singoli gran premi, 10 gare su 11 vennero vinte da Honda, con l'unica eccezione dell'ultimo gran premio dell'anno, il Gran Premio motociclistico d'Argentina, vinto da Hugh Anderson su Suzuki in assenza di gran parte delle moto ufficiali.
Le vittorie nei singoli gran premi furono piuttosto divise: a parte le 4 vittorie del pilota che vinse il titolo, una fu vinta dal suo compagno di squadra Hugh Anderson, 4 andarono ai piloti Kreidler (oltre alle due di Anscheidt, due furono appannaggio di Jan Huberts) e 1 a Taveri.
Da segnalare anche l'episodio del Tourist Trophy dove, con una modifica al regolamento, venne ammessa alla partenza una donna, per la prima volta nelle gare in singolo: si trattava di Beryl Swain che si classificò al 22º posto. Al termine della stagione il regolamento venne però nuovamente variato e le donne vennero escluse per diversi anni.
Le gare delle motocarrozzette si disputarono in sole sei occasioni e la loro stagione si concluse molto prima delle altre categorie: la vittoria fu per l'ennesima volta di un equipaggio dotato di moto BMW, Max Deubel e Emil Hörner, al secondo titolo consecutivo.
Da segnalare anche la prima e unica apparizione nell'albo d'oro del motomondiale della BSA vincitrice in occasione del Tourist Trophy.