Nessun'altra modifica venne introdotta nel sistema di punteggi dopo quella entrata in vigore nel 1988; come già stabilito fu questa l'ultima stagione di vita della classe 80 che corse peraltro in sole 6 occasioni.
La parte centrale del campionato fu come al solito disputata in Europa dove si svolsero 11 prove tra la fine di aprile e la fine di agosto e prima di trasferirsi in Sudamerica per la prova conclusiva in Brasile.
Il campione uscente della classe 500Eddie Lawson passò dalla Yamaha alla Honda, il cambio risultò proficuo per il pilota statunitense, che divenne il primo a vincere due mondiali consecutivi della mezzo litro con due marche diverse.
Dominio dei centauri spagnoli nelle cilindrate minori, nella classe 250 secondo titolo per Sito Pons e la Honda, mentre in classe 125 il diciannovenne Àlex Crivillé fece suo il titolo con l'artigianale JJ Cobas motorizzata Rotax.
Nella classe 80, giunta all'ultima stagione, Manuel Herreros conquistò l'iride senza vincere neanche una gara. Terzo titolo consecutivo nei sidecar per il britannico Steve Webster.
Per quanto il titolo sia stato conquistato da Eddie Lawson (al suo quarto titolo) che aveva ottenuto anche 4 vittorie nei singoli gran premi, il pilota più vittorioso dell'anno fu Kevin Schwantz su Suzuki RGV che si aggiudicò 6 gare. Tre tappe furono invece appannaggio di Wayne Rainey su Yamaha YZR e le due restanti di Wayne Gardner e Pierfrancesco Chili (entrambi su Honda).
Da registrare nella stagione anche il rientro alle gare di Freddie Spencer, vincitore di due titoli con la Honda negli anni precedenti e passato alla guida di una Yamaha nel team gestito da Giacomo Agostini; non fu però un ritorno particolarmente brillante essendosi classificato in 16ª posizione generale e con un 5º posto quale miglior risultato in gara. Meglio di lui durante la stagione fece invece un esordiente, l'australianoMick Doohan, piazzandosi al 9º finale e ottenendo anche un piazzamento sul podio.
Nel Gran Premio motociclistico del Belgio, in un gran premio disturbato dalla pioggia venne assegnato solamente metà punteggio a causa dell'eccessivo numero di ripartenze, contrario al regolamento FIM. La decisione finale della classifica di questo gran premio venne presa solo a distanza dalla sua effettuazione, annullando di fatto il risultato del terzo tratto di gara che era stato svolto.
Nel Gran Premio motociclistico d'Italia, anch'esso disturbato dalle avverse condizioni meteorologiche, molti dei principali piloti decisero di non riprendere la corsa dopo la prima interruzione e vi furono solamente 10 piloti che tagliarono il traguardo.
Curiosamente John Kocinski che aveva iniziato la stagione nella 250 disputò anche una prova della classe regina; situazione simile anche per Luca Cadalora, al via in entrambe le classi.
Dopo che due delle prime tre prove furono vinte dalla wild cardstatunitenseJohn Kocinski su una Yamaha YZR 250, il pilota maggiormente vittorioso nell'anno fu Sito Pons su Honda NSR 250 che, oltre ad ottenere il titolo iridato, si aggiudicò 7 dei gran premi in programma. Fu questo il suo secondo titolo consecutivo.
Due altre prove furono vinte da Reinhold Roth (Honda) che giunse al secondo posto finale e da Luca Cadalora (Yamaha) giunto poi quinto; una a testa invece tra Jacques Cornu e Carlos Cardús (entrambi su Honda) rispettivamente terzo e quarto al termine dell'anno.
Per quanto avesse iniziato la stagione con un incidente che gli impedì di prendere il via nel gran premio inaugurale, Àlex Crivillé ottenne 5 successi sulle 12 prove disputate e sulla sua JJ-Cobas riuscì ad ottenere il titolo iridato piloti.
La Honda, che quest'anno aveva deciso di affidare la gestione delle sue motociclette ufficiali a strutture esterne scelte dai piloti, riuscì ad ottenere il titolo riservato ai costruttori grazie anche alle 4 vittorie ottenute da Spaan e alle 2 di Gianola.
Con questa stagione terminò la storia della classe 80, dopo l'effettuazione di 47 prove in totale nei 6 anni di presenza della classe nei calendari dal motomondiale 1984.
L'ultimo pilota a potersi fregiare del titolo della categoria è stato lo spagnoloManuel Herreros su Derbi; l'albo d'oro della classe oltre a lui presentava il nome di soli altri due piloti, il connazionale Jorge Martínez vincitore in tre occasioni (quest'anno ottavo) e lo svizzeroStefan Dörflinger iridato due volte e quest'anno giunto al secondo posto.
L'ultimo titolo costruttori fu della Krauser che ottenne la vittoria in 5 delle 6 gare dell'anno; curiosamente il pilota maggiormente vittorioso fu Peter Öttl con tre successi ma non riuscì ad andare oltre il terzo posto finale, preceduto da due piloti che di vittorie non ne avevano ottenute nessuna.